IBIS SACRO: un caso complicato

Proseguono le attività di collaborazione con l’Università  della Calabria (Unical) e il Parco Faunistico Le Cornelle

La specie è nativa dell’area sub-sahariana e una piccola popolazione in decremento è presente nel sud dell’Iraq. Negli ultimi decenni colonie non native si sono stabilite in diverse aree d’Europa, come risultato di fughe accidentali o rilasci dalla cattività. L’ibis sacro, quindi, è alloctono in Italia e, nel 2016, è entrato a far parte delle specie invasive a rilevanza unionale; per tale motivo il futuro della specie è incerto e prossimamente verrà valutata l’utilità e fattibilità di un progetto di eradicazione in base al Decreto legislativo numero 230, pubblicato il 30 gennaio 2018: “Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014”.