IBIS EREMITA

Geronticus eremita

  • Nome:
    IBIS EREMITA

    Nome scientifico:
    Geronticus eremita

    Classe:
    Uccelli

    Ordine:
    Pelecaniformi

    Famiglia:
    Treschiornitidi

    Provenienza:
    Marocco, Siria e Turchia

    Alimentazione:
    piccoli rettili, insetti,vermi, scorpioni e lumache

    Habitat:
    Superfici aperte e pareti rocciose

    Riproduzione:
    Incubazione di 24-25 giorni, 2-4 uova

  • L’ibis eremita è un uccello gregario che pesa 1-1,5 kg ed ha un’apertura alare fino a 125 cm. Maschio e femmina non mostrano evidente dimorfismo sessuale. Il colore del piumaggio è nero corvino: sul petto e sulle ali sono presenti riflessi metallici verdi, viola e bronzo, mentre le copritrici alari presentano una sfumatura rosso-rame. Nell’adulto il capo è quasi privo di piumaggio e presenta solo una corona di piume lunghe; nei giovani il capo ha un piumaggio grigio e la corona di piume è assente. Le zampe sono rosse così come il lungo becco, incurvato verso il basso, utilizzato per estrarre le prede dal terreno. Il tipico habitat di alimentazione è rappresentato da prati e campi coltivati. La specie è considerata sinantropica. Gli uccelli si alimentano di piccoli rettili e insetti oltre che di vermi, scorpioni e lumache. Nidificano in colonie e tendono ad essere monogami. L’habitat riproduttivo è caratterizzato da ripide pareti rocciose con nicchie per ripararsi in caso di cattive condizioni meteorologiche. La femmina depone 2-4 uova verdastre con macchie marroni; entrambi i partner partecipano alla costruzione del nido, alla cova ed all’allevamento dei piccoli. I giovani sono in grado di volare dopo circa 45 – 50 giorni. Durante la loro prima migrazione autunnale si uniscono ad altri soggetti adulti esperti ed imparano la rotta verso l’area dei quartiere di svernamento. L’informazione sulla rotta non viene trasmessa geneticamente ma viene appresa. Un tempo, l’ibis eremita era presente nell’Europa centrale e lungo le coste mediterranee; ancora oggi è una specie nidificante in Marocco, Siria e Turchia, ma si tratta di colonie stanziali non migratrici. Nella prima metà del XVII secolo la specie è scomparsa dall’Europa, principalmente a causa della forte persecuzione da parte dell’uomo.

Lista Rossa dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) fornisce informazioni sullo stato di conservazione di animali e piante. ( www.iucnredlist.org )